Gli esami di maturità sono alle porte, e ovviamente si comincia a parlare di voti e performance cognitive, che sono seriamente messe a repentaglio dalla carenza di liquidi. Infatti, i due terzi degli studentiarriva in classe non correttamente idratato, con il rischio di compromettere il buon esito di studi e interrogazioni. A rivelarlo, è uno studio italo-francese sul deficit idrico dei bambini italiani. Qual è, allora, la quantità di liquidi giusta per mantenere un adeguato bilancio d’acquanel corpo? Vediamolo insieme.
Diverse ricerche hanno analizzato il livello di idratazione degli studenti mettendo in evidenza che una consistente parte di bambini e ragazzi, dopo la colazione, ha un’elevata osmolarità urinaria, più frequente nei maschi rispetto alle femmine, e questo valore rispecchia un’insufficiente idratazione. Il suo aumento, infatti, è inversamente proporzionale all’ingestione di liquidi.
Stando a quanto dicono gli specialisti che si sono occupati del problema, il deficit idrico non è salutare e rischia di compromettere le performance cognitive dei giovani e non solo. Già, ma possiamo rimetterci in carreggiata? Secondo l’European Food Safety Authority, l’assunzione giornaliera varia in base alle varie fasce di età e al sesso. Dai 4 agli 8 anni, sia maschi che femmine devono bere un litro e mezzo d’acqua al giorno, dai 9 ai 13 anni i litri d’acqua al giorno diventano due e, dai 13 anni in poi, si passa a due litri e mezzo.
Insomma, un bel bicchier (d’acqua) non fu mai scritto. Meglio berlo.