Un risultato straordinario per l’ambientalismo: San Francisco è diventata la prima città d’America a vietare la vendita di bottiglie di plastica negli spazi pubblici, e i trasgressori potranno essere soggetti a sanzioni fino a 1.000 dollari.
Nel corso dei prossimi quattro anni, il divieto sarà gradualmente esteso alla vendita ed al possesso di bottiglie di plastica dai 600 grammi in giù. Una rinuncia decisamente accettabile, a maggior ragione in presenza di un’adeguata alternativa in termini di acqua potabile. In questo senso la città di San Francisco ha già fatto enormi passi avanti per abbattere l’inquinamento, vietando sacchetti di plastica e contenitori di schiuma e, entro il 2020, la città punta ad eliminare questo genere di rifiuti dalle sue discariche.
D’altronde, l’inquinamento di plastica è dovunque un problema molto serio basti pensare che, secondo una stima di EcoWatch, ogni anno buttiamo via abbastanza plastica per fare il giro del mondo quattro volte, e che il 50 per cento di questa plastica diventa rifiuto dopo il primo utilizzo.
Questa coraggiosa iniziativa costituisce un enorme precedente, anche e sopratutto perché la città californiana ha avuto il coraggio di affrontare a viso a aperto un settore, quello dell’acqua in bottiglia, che è un vero e proprio colosso socio-economico.